Il presente progetto di ricerca intende indagare i rapporti tra cultura gastronomica e cultura mediale in Italia, dal 1954 all’inizio degli anni Novanta. Il progetto si pone un duplice obiettivo: da una parte ricostruire come il cibo, la cucina e la gastronomia siano stati rappresentati dai media nel periodo preso in esame, attraverso una analisi di fonti diversificate della cultura mediale e visuale dell’epoca. Dall’altra parte studiare le pratiche discorsive che tali rappresentazioni hanno sollecitato, ossia quali discorsi sono stati prodotti dai media sulla questione gastronomica, riletta attraverso lo spoglio di riviste, lo scavo d’archivio, l’analisi di materiali editoriali popolari e delle fonti audiovisive. In questa maniera si intreccerà l’analisi delle rappresentazioni e dei discorsi, lavorando in prospettiva culturale su due livelli di interpretazione: come i media rappresentano il cibo e cosa la cultura gastronomica racconta dei media, in una interrelazione complessa e molteplice.
Il progetto si propone di indagare, in una prospettiva intermediale e transdisciplinare, non solo le rappresentazioni culinarie e gastronomiche apparse nei media audiovisivi e nel panorama di editoria popolare italiano, ma soprattutto l’impatto e le risonanze delle culture del cibo sulla nostra società e sulle nostre forme identitarie, attraverso i media. Saranno dunque al centro della ricerca metodi del cucinare, pratiche, gusti, modelli, tradizioni culinarie e gastronomiche, memorie e folklore delle feste popolari, luoghi e spazi del consumo alimentare privato e collettivo (la cucina, la casa, la trattoria), luoghi della spesa (supermercato, mercato rionale, emporio), ricette regionali e nazionali, scoperte dei territori e degli ingredienti, ecc., così come sono stati rappresentati e tramandati dalla televisione generalista pubblica, dalle riviste, dai rotocalchi e dall’editoria popolare (ricettari, galatei, manuali di buone maniere).
Si prediligerà l’utilizzo di nuove fonti e nuovi materiali d’indagine per ricostruire alcuni aspetti della food history in rapporto ad una storia culturale del cinema, della televisione e degli altri media coinvolti in questi processi e fenomeni: ricettari, riviste generaliste (in particolare i periodici “Grazia”, “Gente”, “La Settimana Incom Illustrata”), riviste di cucina (in particolare “La cucina italiana”, “Nuova cucina”, “La gola”), manuali ed enciclopedie di buone maniere, galatei, documenti d’archivio, e tutta la produzione televisiva della RAI dal 1954 al 1990 (nello specifico trasmissioni di cucina, reportage, documentari, programmi di divulgazione eno-gastronomica e valorizzazione del territorio e delle tradizioni culinarie). L’eterogeneità del materiale selezionato è rappresentativa di differenti aree culturali e mediali, attraverso cui ricostruire diversi aspetti del fenomeno culinario e gastronomico in Italia.
Il progetto darà vita alla costruzione di un Database e alla realizzazione di un documentario.
Responsabile del progetto
Università di Genova: Gabriele Rigola (PI)