Le edizioni San Marco dei Giustiniani nascono nel 1976 a Genova con la pubblicazione della raccolta di versi Lapide 1975 di Alfonso Gatto. Nei suoi quarant’anni di attività dedicata esclusivamente alla poesia, la casa editrice ha saputo promuovere la lettura dei più importanti autori del secondo ‘900: da Penna, Caproni, Sbarbaro, a Luzi, Fortini e Rosselli, tutti apparsi nella collana “Quaderni di poesia”, affiancati da grandi nomi della poesia straniera, quali Grass, Sarajlić, Deguy e Bonnefoy.
Una costante attenzione al panorama poetico alternativo ha portato alla pubblicazione di poeti dialettali del calibro di Firpo, Loi e Marin, e ha saputo dar voce ad autori di lingua araba di indubbio talento come Adonis, Bennis, Haddad e Tengour, a partire dal 2004, nella sottocollana “Poeti della Riva Sud del Mediterraneo”, a loro dedicata.
Corona la particolarità delle scelte editoriali della San Marco dei Giustiniani, “La Biblioteca ritrovata”, dove vengono pubblicate raccolte stampate quasi sempre all’inizio del secolo scorso, oramai introvabili persino sul mercato antiquario. Sono già apparsi i titoli di Caproni, Saba, Ceccardo R. Ceccardi, Grande, Barile, Boine e Sbarbaro.
Per la “Fondazione Giorgio e Lilli Devoto”, escono, in fine, nel 2007 con la pubblicazione delle lettere di Camillo Sbarbaro a Lucia Rodocanachi. i “Quaderni sbarbariani” si propongono di approfondire le indagini sull’uomo Sbarbaro, attraverso lo studio delle sue carte personali.
Stefano Dal Bianco (Padova 1961), docente universitario e poeta tra i più significativi degli ultimi vent’anni. Da Mondadori ha pubblicato: Ritorno a Planaval (2001) e Prove di libertà (2012).
Appuntamenti di Poesia - Aula Magna Balbi, 2
Ultimo aggiornamento 21 Ottobre 2020