– Roberto Cuppone, Ester Fuoco (ed.), Blasphemia. Il Teatro e il Sacro, Vicenza: Accademia Olimpica (Celid), 2018, pp. 324. ISBN: 978-88-6789-097-2 (edizione cartacea); 978-88-6789-098-9 (edizione digitale- pdf).
Indice del volume
7 Iaculatoria di Roberto Cuppone
Ab initio: ipotesi e provocazioni dalla storia
23 Alberto Camerotto, Blasfemie olimpiche
39 Giorgio Ierano, Bestemmiare Dioniso: il teatro del sacro nelle Baccanti di Euripide
55 Luciano Chiodi, Il caso Elettra
65 Sandra Pietrini, Figure dissacranti e blasfeme nell’iconografia medievale
93 Simona Morando, Il Barocco e la spettacolarità ambigua del sacro: qualche esempio
111 Elena Randi, Il Sacre di Vaclav Nižinskij: danza e rito
129 Franco Perrelli, Un esempio di dramma sacro moderno: Il Verbo di Kaj Munk
141 Fabrizio Fiaschini, Il segno blasfemo: teatro, memoria e attualità del sacro
163 Paolo Puppa, Da Pirandello a Pasolini: la sacralità dell’osceno
171 Andrea Savio, Processi per bestemmia nel Veneto asburgico
177 Massimo Celegato, Blasfemia, offesa a Dio: alcune suggestioni etimologiche
In limine: testimonianze e critiche dalla cronaca
183 Lorenzo Donati, Dal sacro al quotidiano: esempi teatrali recenti
193 Vincenza Di Vita, Sui capolavori crocifissi (Carmelo Bene e altre catastrofi)
199 Fabio Francione, Come una ditata in fronte: Testori e il sacro
207 Massimo Marino, Sul concetto di volto del figlio di Dio di Romeo Castellucci e altre censure
215 Gabriele Sofia, Corpo osceno e corpo sacro in Golgota Picnic di Rodrigo Garcia
227 Ester Fuoco, Contro un panteismo bigotto: Jesus dei Babilonia Teatri
241 Camilla Lietti, Ridere degli dei: dalle Grandi Dionisie a Jan Fabre
249 Elena Scolari, Morire in libertà: il caso Englaro a teatro
255 Rossella Menna, Poesia e santità nel teatro di Armando Punzo
261 Oliviero Ponte di Pino, Dopo la strage di «Charlie Hebdo»: la libertà degli artisti nell’era del fondamentalismo
283 Il sacro nel teatro della mente di Vittorino Andreoli
293 Gli spettacoli dello «scandalo» (per una teatro grafia degli spettacoli citati) a cura di Ester Fuoco
311 Indice dei nomi
– Lia Raffaella Cresci, Francesca Gazzano (ed.), De imperiis: l’idea di impero universale e la successione degli imperi nell’antichità. Rapporti Interstatali nella Storia, 7, Roma: L’Erma di Bretschneider, 2018, pp. XVI-360. ISBN 978-88-913-1245-7.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale De Imperiis svoltosi a Genova nell’ottobre del 2015, e consta di tredici contributi originali, in italiano, inglese e spagnolo, che prendono in considerazione aspetti specifici del concetto di translatio imperii e discutono sul rapporto fra la nozione di “successione degli imperi” e quella di impero universale nell’antichità. I saggi, in particolare, si concentrano su alcuni aspetti che consentono di aprire nuove prospettive di analisi e di riflessione scientifica: le ragioni per cui alcuni grandi imperi (per esempio l’Egitto) non sono entrati nella translatio imperii; le modalità attraverso le quali si è articolato il dibattito antico sulla successione degli imperi rispetto alla propaganda politica delle singole potenze; le connessioni istituite dagli autori antichi fra l’uno e l’altro dei grandi imperi che hanno dato luogo alla “catena” della successione (in particolare, Persia, Macedonia e Roma); le riverberazioni del dibattito di età ellenistico-romana e le innovazioni ideologiche e storiografiche sul tema nella tradizione tardoantica e bizantina.
Già positivamente recensito (O. Hekster) sulla Bryn Mawr Classical Review : http://bmcr.brynmawr.edu/2018/2018-11-23.html
INDICE
Premessa, p. IX
1. Il miraggio di Ecbatana. Il dibattito sull’«impero» dei Medi e l’ipotesi di una provenienza iranica per l’idea di translatio imperii in Erodoto, Francesco Mari, p. 1
2. L’impero che non fu. La Lidia nella successione degli imperi, Francesca Gazzano, p. 37
3. Come Alessandro, oltre Alessandro. Comunicare il potere nel regno greco-battriano e nei regni indo-greci, Omar Coloru, p. 65
4. L’anello debole della catena? L’egemonia macedone nella tradizione antica sulla translatio imperii, Federicomaria Muccioli, p. 81
5. De Rey del Ponto a Rey de Reyes. El imperio de Mitrídates Eupátor en el contexto del Oriente tardo-helenístico, Luis Ballesteros Pastor, p. 137
6. Imperium sine fine dedi? Il principato di Augusto e il problema della dimensione temporale, Giovannella Cresci Marrone, p. 171
7. L’impero romano e il proemio di Appiano, Giusto Traina, p. 191
8. Alexander the Great and the Succession of Persian Empires, Touraj Daryaee, p. 205
9. Translatio studii et imperii. Diodoro, Africano e Giovanni Malala sul ruolo dell’Egitto nella storia universale, Umberto Roberto, p. 217
10. Translatio imperii nella Chronographia di Giovanni Malala: libri I-IX, Agnese Fontana, p. 263
11. La translatio imperii nella letteratura imperiale di età giustinianea. Un caso di dibattito identitario, Paolo Odorico, p. 291
12. Sì come per levar (Michelangelo Buonarroti, Rime 152): Giorgio Monaco e Giovanni Malala a proposito di successione degli imperi, Lia Raffaella Cresci, p. 313
13. Alcune considerazioni sulle Quattro Monarchie di Daniele e sulle successive riletture cristiane, Gianfranco Gaggero, p. 333
TESTI, p. 343
TAVOLE, p. 349
ABSTRACTS, p. 353
AUTORI E CURATORI, p. 359
– Luigi Surdich, Poesie del Novecento. Gozzano, Montale, Caproni, Sereni, Giudici, Genova: il melangolo, 2018, pp. 318. ISBN 978-88-698-3146-1.
In questa nuova raccolta di saggi Luigi Surdich ripercorre il cammino poetico di cinque grandi voci del Novecento italiano: Gozzano, Montale, Caproni, Sereni, Giudici.I saggi di lettura e interpretazione che qui si presentano convergono nella scelta di autori che privilegiano la concretezza della realtà, e per i quali sono sempre l’esperienza e il vissuto a farsi egemoni. Per ogni poeta vengono scelte e analizzate le composizioni più emblematiche e significative, quelle che possono forse assurgere a modello di stile per ciascun autore, e che ogni volta testimoniano un linguaggio poetico di grande incisività e compattezza, a suggello di una stagione irripetibile nell’orizzonte della poesia europea.
– Emanuela Chichiriccò, «Con inganno fiorito». La drammaturgia pastorale nell’opera di G.B. Andreini, prefazione di Franco Vazzoler, Canterano: Aracne, 2018, pp. 277. ISBN 978-88-255-1561-9.
“I luoghi pastorali che affollano i libri di teatro di G.B. Andreini, oggetto di questo studio, sono occasione per una riflessione sulle corrispondenze tra pagina e scena nell’opera del più grande comico letterato del nostro Seicento. Andreini, esperto artefice di teatro, trova ricetto in un altrove marittimo e boschereccio – all’occorrenza edenico, orrorifico, cittadinesco o esotico ma immancabilmente spettacoloso – per portare avanti, complice la piacevolezza del décor e di situazioni, personaggi e codici retorici che questo spontaneamente attrae, un discorso ininterrotto sul valore della commedia, iperonimo del teatro tout court, e sulla dignità del mestiere d’attore.”
– Quinto Marini, Simona Morando, Stefano Verdino (ed.), «Fur comuni a noi l’opre, i pensier, gli affetti». Studi offerti ad Alberto Beniscelli, Novi Ligure: Città del Silenzio, 2018, pp. 172. ISBN 978-88-972-7338-7.
Indice del volume
Premessa di Quinto Marini, Simona Morando, Stefano Verdino; Alessandro Basso, Alcune considerazioni sul Driadeo di Luca Pulci; Myriam Chiara, Sulla questione degli affetti e delle passioni nel Seicento. Per una lettura dell’Alchimia delle passioni dell’animo; Alessandro Ottaviani, Da maestro a discepolo: alla «maniera» del Casa nella Napoli investigante; Francesco Sorrenti, Tra Crescimbeni, Gravina e Arcadia della scienza: alcune riflessioni su Michele Giuseppe Morei; Andrea Lanzola-Luca Beltrami, «Leggete a chi vi piace, ma non date ad alcuno copia delle mie lettere». Per un nuovo avviamento all’edizione digitale dell’epistolario di Metastasio; Matteo Navone, La guerra dei sette anni nell’epistolario di Metastasio; Giordano Rodda, Vienna verso Metastasio. Il 1729 e l’eredità di Apostolo Zeno; Azzurra Mauro, Dal cuore alla mente: l’amore in Galiani sulle orme di Metastasio; Emanuela Chichiriccò, Carlo Gozzi nello specchio degli Amanti in collera di Pietro Chiari. Il Dottor Tartana alla bottega del libraio Dindiot; Andrea Sisti, De Pisis e Pascoli.
In tempi di così veloce metamorfosi delle istituzioni, specie di quella universitaria, parlare ancora di “maestri”, “scuole”, “eredità culturali”, potrebbe sembrare anacronistico.
Tuttavia, come dimostrano gli autori dei saggi contenuti in questo volume dedicato ad Alberto Beniscelli per il suo settantesimo compleanno, le nuove generazioni conservano ancora l’entusiasmo della ricerca pura e manifestano la volontà di continuare e rinnovare nel futuro il lavoro impostato dai maestri.
I testi qui raccolti si segnalano per il forte radicamento negli studi settecenteschi, primo e prevalente interesse di Beniscelli, senza però trascurare importanti approfondimenti su altri temi e profili a lui cari: dalla poetica degli affetti, all’Arcadia, agli attraversamenti novecenteschi, tra letteratura e arti.
– Luca Beltrami, Emanuela Chichiriccò, Simona Morando (ed.), I diversi fuochi della letteratura barocca. Ricerche in corso. Atti del convegno di studi, Genova, 29-30 ottobre 2015, Genova: Genoa University Press – De Ferrari, 2018, pp. 255. ISBN: 978-88-977-5288-2.
Il volume raccoglie gli atti del convegno di studi omonimo che si è tenuto a Genova (29-30 ottobre 2015) sotto l’organizzazione di Franco Vazzoler.
Curato da Luca Beltrami, Emanuela Chichiriccò e Simona Morando, offre alcune ricerche in corso di ambito barocco.
Indice del volume:
Premessa di A. Beniscelli; M. Chiarla, La poesia comico-giocosa nel Seicento italiano: uno sguardo panoramico e un’ipotesi di ricerca; M. Sarnelli, Alcina nel mondo delle heroides. Prolegomeni di lettura; M. Navone, Il Misogallo di Vittorio Alfieri e la satira secentesca; L.Beltrami, Tra «muta lingua» e «cor loquace»: echi neoplatonici nell’Accademia dei Mutoli di Genova; F.Sberlati, Da Genova ad Algeri. Dinamiche narrative nella Nave di Maiolino Bisaccioni; G. Rodda, «Pria di sguinzagliar’il cane». Aspetti dell’intertestualità nel Cane di Diogene di Francesco Fulvio Frug
oni; V. Pesce, Quali ritratti per la Galeria?, Sezione: Su Giovan Battista Andreini [F. Fiaschini, Una lettura libertina dell’Adamo di Giovan Battista Andreini; E. Chichiriccò, «Punto non m’è discaro l’andare colà a provar mia fortuna». Giovan Battista Andreini comico per la corte di Francia]; sezione Su Anton Giulio Brignole Sale [C. Bianchi, Per l’edizione digitale del teatro di Anton Giulio Brignole Sale; Q. Marini, Per una nuova edizione delle Instabilità dell’ingegno di Anton Giulio Brignole Sale]; sezione Su Luca Assarino [L. Magnani, Luca Assarino, “sensi” e “stupore”: lo sguardo di un esperto d’arte seicentesco; S. Morando, Luca Assarino, tra Genova e la modernità, verso i Raguagli di Cipro]; Pubblico Dormitorio Massuero & figli, Il primo che mangiò. Per Franco Vazzoler.
– Margherita Lecco, Lai du Trot, Lai de l’Espervier. Testi e tradizioni narrative, Alessandria: Edizioni dell’Orso, 2018, pp.3-133. ISBN 978-88-6274-810-0.
Nel volume sono esaminati due Lais (= «canti») composti in Francia fra XII e XIII secolo. A fronte di altri Lais, che rifondono materiali di stretta matrice foclorica, Trot e Espervier si distinguono per il ricorso a testi della trattatistica occidentale (Trot dipende dal De Amore di Andrea Cappellano) ed orientale (letteratura didattica indiana). Ad accomunarli è però il fatto di appartenere ad una tradizione che giungerà a compimento nelle novelle decameroniane di Nastagio degli Onesti (V, 8) e di Madonna Isabella (VII, 6).
– Margherita Lecco (ed.), Studi sulla Letteratura Cavalleresca in Francia e in Italia (secoli XIII-XVI), Alessandria: Edizioni dell’Orso, 2017, pp.125. ISBN 978-88-6274-747-9.
La letteratura cavalleresca italiana (secoli XIII-XVI) sta conoscendo una rinnovata stagione critica. Il volume si propone di apportare un contributo a questa ricerca, con i lavori di otto studiosi, sei italiani e due stranieri, che intervengono con inchieste sulla ricezione, diffusione, nuova scrittura, della letteratura francese su quella italiana, dalla tarda lirica trobadorica, alla canzone di gesta, al romanzo.